La scultura, una stele bifacciale, è stata realizzata in maniera inedita utilizzando materie ceramiche di pregio ed eco-compatibili fornite dalla Graniti Fiandre, ovvero superfici che si ispirano al ‚terrazzo alla veneziana' ottenute da un processo produttivo all’avanguardia e da un mix di materiali eccellenti. L'opera pone al centro dell’esperienza estetica il tema struggente della nostalgia di casa che s'impadronisce del viaggiatore incamminatosi verso terre lontane. Un tema, questo, che si intreccia con l'insaziabile desiderio di conoscere gli altri e di attraversare i confini della propria patria, pur amandola. Il dialogo fra il Gran Khan e Marco Polo immaginato da Italo Calvino nelle Città invisibili ha ispirato l'artista Vera Belikova, che, anche attraverso questo rimando intertestuale, ci regala un'opera suggestiva e polisemica, di straordinaria attualità.
Edoardo Crisafulli,
Addetto Culturale dell'Ambasciata d'Italia in Kazakistan Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, Almaty
Quest'opera, unica nel suo genere, è stata concepita dall'artista di mosaico Vera Belikova, formatasi a Spilimbergo e residente da molti anni a Venezia, in un dialogo creativo con l'Istituto Italiano di Cultura di Almaty e con la ditta Graniti Fiandre, che l'ha generosamente sponsorizzata. "Le immagini della memoria" è stata pensata per la città di Almaty, crocevia strategico sulla Via della Seta, in occasione della Giornata del Contemporaneo 2024 promossa da AMACI - Associazione dei Musei Contemporanei Italiani con la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L'opera è dedicata al viaggiatore italiano più famoso al mondo, Marco Polo, autore del primo documento europeo della letteratura di viaggio, Il Milione – libro che ha contribuito a diffondere in Occidente un atteggiamento positivo, contrassegnato da curiosità e dal rispetto verso civiltà e terre lontane, che all'epoca erano avvolte nel mito e nel mistero.
"Un libro sulla diversità del mondo." Visita di Marco Polo e parente Niccolò a Khubilai